giovedì 25 ottobre 2012

Annunciato Ableton Live 9!

Già prudono le dita a pensare cosa potremo fare con il nostro nuovo Live! E guardate anche Push, moooolto più di un controller...
www.ableton.com

lunedì 22 ottobre 2012

Il controllo tramite tastiera del Pc


Oggi voglio parlarvi della possibilità di controllare Live attraverso la tastiera del vostro computer. E' una opportunità davvero comoda per chi non possiede controller esterni ma vuole comunque utilizzare Live usando il mouse il meno possibile...
Il controllo di Live tramite tastiera è già attivo alla partenza del software, quindi non dobbiamo attivare nulla di particolare. La cosa che dobbiamo fare, però, è dire a Live quale parametro vogliamo controllare e con che tasto.
Per farlo è sufficiente che attiviate il tasto evidenziato, chiamato KEY, posizionato in alto a destra

e noterete come molte parti del software diventino di colore arancione. 



Tutte le parti che si sono colorate di arancione possono essere controllate attraverso un tasto. Il procedimento corretto per l'accoppiamento tasto/funzione è il seguente:
- click sul parametro da controllare
- premere il tasto prescelto per il controllo
Se avete eseguito tutto correttamente, ora noterete una lettera (quella che avete premuto) comparire vicino al parametro scelto

nell'esempio ho mappato la lettera "a" sul lancio della prima clip

Spegnendo quindi la funzione KEY tutto torna alla normalità, e il vostro tasto è correttamente mappato.
FORSE NON TUTTI SANNO CHE....
Per Live, usare lettere minuscole o maiuscole NON E' LA STESSA COSA! Quindi sappiate che se mappate la lettera "a" in un determinato controllo, potete mappare anche la "A" in un altro controllo! Quindi attivando semplicemente il maiuscolo (o lo shift) potete praticamente raddoppiare i tasti a disposizione per la mappatura.

Il controllo di Live tramite tasti, però, non si esaurisce qui! Possiamo fare molto di più...
In particolare possiamo suonare la nostra tastiera del computer come una tastiera musicale, infatti Live ha la cosiddetta "tastiera pseudo-MIDI" che funziona come un controller esterno, e che ci dà la possibilità di suonare note e accordi con i nostri virtual instruments, sia nativi che di terze parti. L'attivazione o la disattivazione della "tastiera pseudo-MIDI" avviene attraverso l'accensione di questo tasto

posto proprio a fianco del tasto KEY appena visto.
La disposizione delle note è molto semplice: abbiamo i tasti bianchi del pianoforte disposti sulla riga centrale della tastiera (a s d f g h j k l) e i rispettivi semitoni sulla riga superiore (w e t y u o). A questo aggiungete i tasti "z" e "x" per scendere e salire di ottava e "c" e "v" per scendere e salire nei valori di velocity, che altro non è che l'intensità delle note midi.
I più attenti di voi si saranno resi conto di un (finto) problema: e cioè la sovrapposizione di controlli che può avvenire tra la "tastiera pseudo-MIDI" ed eventuali tasti assegnati da noi (ad esempio: se assegno il tasto "a" all'esecuzione di una clip, lo stesso tasto "a" potrebbe essere il DO della "tastiera pseudo-MIDI").
Come risolvere questa questione?
La risoluzione è molto semplice: attivando la "tastiera pseudo-MIDI" bypasseremo il controllo attraverso tasti da noi deciso. Mentre disattivandola riprenderemo a controllare Live come avevamo mappato in precedenza.
Di conseguenza questo tasto

di attivazione/disattivazione della "tastiera pseudo-MIDI" è la chiave per passare dall'esecuzione di note MIDI a controllo di Live.

Vuoi imparare altri trucchi come questi (e molto di più...)? Questo è il posto per te!

martedì 17 luglio 2012

Live sul palco di Gotye

Uno dei maggiori successi discografici degli ultimi tempi ha scelto, ovviamente :D, Live per le sue esibizioni dal vivo.
In questo interessante video Gotye ci mostra come utilizza il nostro amato software durante i suoi concerti.
Fa piacere vedere come Live sia veramente al centro dell'esibizione, portando la performance ad altissimi livelli e mantenendo contemporaneamente il controllo assoluto.
Da non perdere!








Qui
http://www.ableton.com/articles/gotye-human-factor/

domenica 24 giugno 2012

La modalità Legato


Oggi vorrei parlarvi di un tool esecutivo molto interessante di Live, la modalità Legato.
Tale modalità è attivabile nel Box di Lancio della clip





ed è strettamente collegata alla gestione del lancio e dell'esecuzione delle clip. Andiamo a vedere come.
Immaginiamo di avere una clip (per comodità contraddisinta dal numero 1) di 1 battuta di lunghezza, quindi di 4 beat. Ognuno di questi beat è costituito da una nota: quindi abbiamo una clip con le note A, B, C e D che si ripetono in loop.
immaginiamo inoltre di avere un'altra clip (per comodità contraddistinta dal numero 2), sulla stessa traccia, della stessa lunghezza della prima clip, ma con note diverse (quindi le note 2A, 2B, 2C e 2D), anche questa clip in loop.
Se volessimo passare dalla prima alla seconda clip usando una quantizzazione di lancio inferiore a "bar" (quindi di 1/4, 1/8, 1/16, ecc...) avremmo il problema che, ad ogni lancio di clip eseguito nella parte centrale dell'esecuzione della clip e non alla fine del suo loop, la seconda inizierebbe la sua esecuzione dall'inizio, quindi perderemmo la successione di note A, B, C, D.
Infatti avremmo la successione seguente:
A, B
cambio clip
2A, 2B
La modalità Legato ci servirà per mantenere l'ordine delle note A, B, C, D pur potendo eseguire un cambio di clip in una posizione intermedia del loop.
Quindi avremo:
A, B
cambio clip (con legato)
2C, 2D
in pratica la seconda clip "legge" la posizione a cui è arrivata la prima clip ed inizia la sua esecuzione da quel punto, e non dall'inizio. Ciò ci aiuta a dare continuità nell'esecuzione delle clip.
Nel video che segue vediamo un esempio di utilizzo della funzione Legato.




Vuoi imparare altri trucchi come questi (e molto di più)? Questo è il posto per te!

venerdì 4 maggio 2012

Saper scegliere al meglio

Trovo utile sottoporvi la tabella di raffronto con le caratteristiche presenti nelle varie versioni di Live. 
Saper scegliere la versione più adatta alle proprie esigenze è il primo passo per restare soddisfatti di Live...
La trovate qui:

lunedì 26 marzo 2012

Il preascolto in cuffia


Nonostante siano presenti in rete altri tutorial sullo stesso argomento, ho ricevuto alcune richieste di chiarimento relativamente ad una funzione utilissima dal vivo, soprattutto per i nostri amici Dj: il preascolto in cuffia. Andiamo quindi a vedere come funziona.


Con questa funzione abbiamo la possibilità di ascoltare il materiale presente su alcune tracce di Live a nostra scelta con un controllo indipendente da ciò che esce alle casse. 
L'utilità principale è quella di ascoltare la "prossima" canzone in cuffia e poterla sistemare a tempo con quella che il pubblico sta ascoltando e quindi prepararsi al meglio alla transizione da un brano ad un altro. 
Tutta questa attività preparatoria, logicamente, deve avvenire in cuffia senza che il pubblico senta.


Per prima cosa va detto che tale funzione è attivabile solo se avete una scheda audio con 4 out (2 stereo) oppure una scheda con il routing in cuffia personalizzabile (come la Apogee Duet 2). Ciò è spiegato dal fatto che l'uscita 1/2 è dedicata alle casse, e a noi serve un'altra uscita (la 3/4) per il preascolto. E' probabile che per collegare le vostre cuffie all'uscita 3/4 della vostra scheda sia necessario un adattatore. Cercando su Internet lo troverete agevolmente, oppure rivolgetevi al vostro elettricista di fiducia! :D

N.b.: in maniera molto rudimentale si può ricreare un preascolto anche avendo una scheda audio con solo 2 out: inviando il master nel canale destro e il preascolto nel canale sinistro, ma ve lo sconsiglio per la bassa qualità del risultato finale e per il fatto che alle casse andrà a finire un segnale "mono".

Detto questo entriamo nel dettaglio su come preascoltare una traccia.


Prima di tutto verifichiamo di aver attivato almeno i due out stereo che ci serviranno: andiamo sul pannello preferenze, sottopannello "audio", cliccando su "configura uscite"


verifichiamo che uscita 1/2 e 3/4 siano accese

 

Chiudiamo le preferenze.

Ora, osservando la traccia Master vediamo che appena sopra al volume ci sono due menù a discesa: Master e Cue. Questi due menù rappresentano proprio il routing (cioè il percorso) del segnale audio destinato alle casse (Master) e alle cuffie (Cue). Selezioniamo l'uscita 1/2 su Master e 3/4 su Cue.



Come potete osservare appena più sotto, il rotativo dedicato al Cue ha un pulsante blu con scritto SOLO illuminato.


L'accensione di tale pulsante si riflette nelle tracce dove vediamo che compare il pulsante "S"


Premendo nuovamente il pulsante blu alterneremo la funzione di SOLO alla funzione Cue (ascolto in cuffia).
Quindi, se volete gestire il preascolto in cuffia disattivate il SOLO e vedrete che in ogni canale del vostro Set apparirà un pulsante a forma di cuffia, 



premete il pulsante nelle tracce che volete inviare alle cuffie e il segnale sarà inviato alle cuffie.


Ora è sufficiente alzare il volume generale del Cue


ed inizieremo a sentire ciò che abbiamo scelto in cuffia.

"Ok...", direte voi, "...ma il suono si continua a sentire anche fuori!". Certamente sì! 
Infatti il nostro lavoro non è ancora finito...

Se vogliamo sentire una traccia ESCLUSIVAMENTE in cuffia, senza che si senta anche alle casse, dobbiamo avere l'accortezza di escludere dall'ascolto esterno la traccia in questione, poiché l'attivazione dell'ascolto Cue non esclude l'uscita alle casse, ma semplicemente dirotta il suono ANCHE in cuffia.

Come risolvere? Qui ci viene in aiuto un altro strumento conosciutissimo ai Dj: il crossfade. 
Il crossfade è una barra posizionata sotto al volume master


che serve a simulare la gestione dell'ascolto alle casse come se avessimo una console da Dj, e passassimo dal disco A al disco B semplicemente spostando a destra e a sinistra il nostro crossfade.


Per utilizzarlo è sufficiente indicare preventivamente quale traccia (o più di una) sarà contraddistinta dalla lettera A e quale dalla B. Nella foto di esempio qui sotto abbiamo la traccia 1 che diventa deck A e la traccia 2 che diventa deck B.


Ora sappiamo che quando il crossfade è posizionato verso SINISTRA suoneranno le tracce contraddistinte dalla lettera A, mentre quando è verso DESTRA suoneranno le B.

Per concludere e ricollegarci all'argomento preascolto, possiamo quindi dire che se vogliamo avere una traccia in preascolto senza che esca il suono alle casse dobbiamo posizionare il crossfade nella posizione opposta alla traccia che vogliamo in cuffia. Quindi, per esempio, se vogliamo in cuffia il deck A senza che lo stesso esca alle casse, dovremo posizionare il crossfade sul deck B e attivare il preascolto sul deck A.
Nel video che segue vedremo un esempio pratico di quanto spiegato finora.





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lunedì 5 marzo 2012

MaxForLive, la creatività al potere!

Oggi voglio parlarvi di un software straordinario: MaxForLive. MaxForLive nasce da una "costola" di Max/Msp, software di programmazione ad oggetti creato dalla Cycling 74, ed è stato adattato appositamente per essere utilizzato all'interno di Ableton Live. Tale software ci dà la possibilità di costruirci i nostri strumenti o effetti. 
Quindi, se già prima Live era immensamente vasto sotto l'aspetto della creatività e della produzione, adesso le possibilità si moltiplicano all'infinito!

Un ottimo sito dove reperire informazioni e scaricare patch di esempio di MaxForLive è MaxForLive.com.

Vale la pena di imparare ad usare questo software per le infinite possibilità che dà in termini di creazione di strumenti o effetti o di routing del segnale. Veramente fantastico!

Qui un video dimostrativo



Qui invece un utilizzo creativo con un Apc40


domenica 19 febbraio 2012

Cambio BPM del Live Set in tempo reale

Oggi vorrei parlarvi di una funzione incredibilmente utile ed intelligente di Live, e cioè la possibilità di cambiare i BPM (Beats per Minute), cioè la velocità metronomica del vostro brano, in tempo reale e in maniera del tutto automatica.


L'esigenza di cambiare i BPM del brano nasce sovente in situazioni live dove si mescolano spesso materiali di diversa natura e velocità.


Nella session view, la gestione del cambio dei BPM avviene nella traccia master, dove abbiamo i pulsanti di lancio scena.
Ogni scena ha un nome, che di default è un numero progressivo, ma che possiamo cambiare a nostro piacimento con il comando "rinomina" ("cmd + r" su Mac e "ctrl + r" su Pc).


E rinominare la scena è proprio la soluzione al nostro problema!


Infatti, semplicemente nominando la scena con un valore di BPM desiderato seguito da uno spazio e dalla parola "BPM" verrà interpretato da Live come un comando di variazione di velocità metronomica. L'innesco di questo automatismo verrà inoltre evidenziato dal pulsante di lancio scena che diventa di colore arancione.


N.B.: La stessa cosa detta finora vale per le variazioni di suddivisione metrica del nostro brano (4/4, 3/4, 7/8.....). Aggiungendo sul nome scena i valori desiderati possiamo eseguire delle variazioni della metrica in tempo reale esattamente come facciamo per i BPM. Da notare che le variazioni di BPM e di metrica possono convivere sulla stessa scena semplicemente scrivendo i valori desiderati uno di seguito all'altro.


Facciamo alcuni esempi:


Il nostro set di default è impostato su 90 BPM e 4/4, quindi ogni scena che lancerò avrà queste impostazioni.


Se la seconda scena che vogliamo lanciare deve variare la velocità a 110 BPM, in corrispondenza del nome scena scriverò il nome che identifica la mia scena (per esempio strofa, o ritornello, o qualsiasi cosa vogliate) seguito da "110 BMP".


Se la terza scena deve variare a 135 BPM e ad una metrica di 3/4 scriverò il nome che identifica la mia scena (per esempio strofa, o ritornello, o qualsiasi cosa vogliate) seguito da "135 BPM 3/4"


il video che segue spiega con alcuni esempi quanto detto finora.




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domenica 12 febbraio 2012

Robot Koch: Beats in the Details

Vi segnalo questo interessante video dal sito Ableton.com sull'utilizzo di Live da parte di Robot Koch, in particolare sull'assemblaggio dei groove. Meraviglioso sentire come il disallineamento di due componenti percussivi apparentemente in sincrono, o il campionamento di un semplice foglio di carta che si strappa possano fare miracoli nel farci muovere le testoline...
Non perdetevelo!





giovedì 9 febbraio 2012

Salva Set corrente come default


Oggi vorrei parlarvi di una funzione che sveltisce parecchio il vostro flusso di lavoro, e conferma ancora una volta la grande flessibilità di Live: la funzione di "Salva Set come default..."


Accedendo al menù Preferenze, infatti, nel pannello "File/Foder", la prima voce che trovate è proprio questa.





Premendo il tasto "Salva", Live salverà tutte le impostazioni, disposizione degli oggetti nelle schermate, strumenti, effetti, clip ecc... come "default", cioè come impostazioni di fabbrica, che compariranno ogni volta che sceglierete di aprire un nuovo progetto. E' come se Live facesse un'istantanea del vostro set nel momento in cui premete il tasto "Salva", rendendolo il set di partenza per i futuri progetti.


Tutto ciò risulta molto utile quando, nel vostro workflow, siete abituati a partire sempre con un determinato strumento, effetto o impostazione. Inserendo questo vostro componente in una nuova song e salvando questa song come default, ve lo ritroverete sempre pronto all'uso ad ogni nuovo progetto.


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lunedì 30 gennaio 2012

La funzione di "Cattura e inserisci Scena"


Oggi voglio parlarvi di una funzione molto utile in caso di esibizione dal vivo: la funzione di "Cattura e inserisci Scena".


Innanzitutto definiamo che cos'è una scena: una scena è l'esecuzione contemporanea di una intera riga di clip. Quindi tutte le clip che, in vista sessione, sono sulla stessa riga possono essere eseguite contemporaneamente semplicemente premendo il tasto posto alla destra del monitor, in corrispondenza della traccia master.







La funzione di cattura scena ci può risultare utile quando stiamo eseguendo clip disposte su righe diverse (quindi non stiamo eseguendo una scena, clip sparse) e vogliamo che questo gruppo eterogeneo diventi una scena, richiamabile in futuro a nostro piacimento.


La combinazione di tasti per attivare questa funzione è Ctrl+Shift+i (Pc) oppure Cmd+Shift+i (Mac). In alternativa potete catturare una scena anche cliccando con il tasto destro in corrispondenza dei tasti di lancio scena e selezionare l'apposita voce.







Nel video che segue vedremo un esempio pratico di applicazione di questa tecnica.







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sabato 14 gennaio 2012

Giancarlo Lanza ospite a Zerododo.blogspot.com


Oggi ho l'onore di fare due chiacchiere con Giancarlo Lanza, Specialist italiano di Ableton. Una vera colonna portante per tutta la community italiana di Ableton!!

Sono sicuro che le sue parole saranno utilissime a tutti gli utenti ed appassionati. Buona lettura!



> 1) Da quanto tempo usi Ableton Live? Come lo hai conosciuto?

> Uso Ableton dalla versione 1.5, mi ha subito colpito per la possibilità di controllare il software e per la timeline che riusciva a gestire dei loop un po' come una groovebox. Le potenzialità mi sono state subito chiare e il tempo mi ha dato ragione, il team di Ableton negli anni ha sviluppato nuove funzioni e soprattutto un nuovo modo di lavorare che trovo molto più creativo e stimolante rispetto ad altre piattaforme.
Ancora oggi come allora sono molto attento alle novità sia software che hardware, il mondo della computer music si evolve sempre ed e' bene aggiornarsi, del resto per chi fa questo lavoro per passione e con passione il desiderio di conoscere è parte della gioia.



> 2) Quali sono le funzioni dello specialist Ableton?

> Principalmente supporto Backline, il distributore italiano, per eventi, seminari e workshop per festivals e fiere: Robot (Bologna), NUfest (Veneto Jazz festival), MUV (Firenze), per citarne alcuni.
Mi occupo di testare e preparare i futuri docenti certificati Ableton sempre in collaborazione con il distributore, questa è sicuramente la parte più impegnativa e di maggiore responsabilità nel mio lavoro.
Anche i miei corsi in S.A.E. a Milano fanno parte del contributo che do come Specialist alla divulgazione del software.



> 3) Se dovessi scegliere 3 caratteristiche fondamentali di Live, che lo rendono unico nel panorama dei software musicali, quali indicheresti?

> La caratteristica che per tutti è stata una rivoluzione è sicuramente il Warp, ovvero la funzione che ci fa avere i loop sempre a tempo con il progetto, anche se facendone un uso non superficiale ci si rende conto che c'è molto altro.
Al primo posto metterei i Racks, in tutte le loro forme, credo che oggi non riuscirei a farne a meno. I DrumRacks permettono una gestione delle drum spettacolare, è possibile collezionare i propri kit molto velocemente, assegnare effetti ai singoli suoni, caricare strumenti vst oltre ai classici formati audio. Creare delle drum machine personalizzate aiuta molto a non perdere tempo in ricerche avendo sempre i kit giusti con controlli ed effetti assegnati alle Macro. Con Instrument Racks, che uso molto nel live, è possibile inserire più strumenti o catene complesse di strumenti richiamabili direttamente dalle clip automatizzando il chain selector dagli inviluppi e per creare suoni complessi miscelando due o più fonti, ma anche tante altre possibilità.
Secondo posto il routing, completo e flessibilissimo. Permette di far girare il segnale dai vari canali audio/midi in maniera creativa. La possibilità' di mandare tramite "dummy" clips (clip di silenzio con inviluppi programmati) informazioni per comandare parametri di effetti o synth semplicemente lanciando delle clip è una delle tecniche che prediligo e grazie al routing si possono comandare più canali o far passare il suono in colonne di clip che comandano effetti...
Anche per la registrazione sia interna che esterna è molto intuitivo e pratico.
Mi dispiace dare il terzo posto a questa funzione che è forse quella che mi ha fatto più piacere vedere realizzata, dopo anni di faticosi tagli con la "Forbicetta" o caricando i sample in ReCycle, Ableton ha introdotto la funzione Slice to midi che vince per velocità e da la possibilità di personalizzare l'algoritmo che spezzetta i nostri campioni audio.
Cerco di crearmi dei miei preset di slicing, descriverne la procedura sarebbe lungo e noioso, vi consiglio di approfondire le funzioni della cartella dei "defaults" di Live sul manuale, se vi incuriosisce la cosa, scoprirete delle funzioni non note a tutti ma molto utili. Una volta creato uno "slice" è possibile editare i suoni, sostituirli con altri campioni o vst, aggiungere effetti e tanto altro con la possibilità di salvare il lavoro facilmente. I gruppi di choke permettono di avere un setup come nelle gloriose mpc Akai in modo da far si che il lancio di un evento blocchi l'evento precedente funzione particolarmente gradita per riarrangiare campionamenti al volo suonandoli da un controller.




> 4) Come l'utilizzo di Live ha cambiato il tuo modo di lavorare? Oltre che dal vivo, utilizzi Live anche in studio?
> Sicuramente avere diverse possibilità per attuare le proprie idee fa gola a chi ne ha, Ableton è ricco di funzioni che permettono di fissare in maniera veloce e creativa il proprio lavoro sia in studio che sul palco. Rispetto ad un software classico la possibilità di collezionare loop e cambi nella session view potendo registrare l'idea della traccia nella pagina di arrange performandola ha cambiato il mio modo di comporre. Oggi più che Live sta cambiando il mio modo di lavorare il controllo che si ha con plug touch per i-pad come Lemur, Touchable, Griid, Kapture, strumenti veramente creativi che mi tengono lontano dal mouse che non amo molto.



> 5) Regaleresti agli amici di questo blog un trucco di Live?

> Più che un trucco una funzione interessante… Il browser oltre ad essere un ambiante da cui prendere files può aiutarci a salvare i file velocemente con un semplice gesto anche se complessi. Sia per i file audio che midi, tutto l'editing che farete o i device che aggiungete effetti o altro verranno salvati semplicemente trascinando una o più clips o anche un canale, direttamente nel browser di Live in una cartella a nostro piacimento, utilissimo per creare librerie salvare suoni non adatti al progetto corrente ma "buoni" o estrapolare suoni da tracce vecchie.





Giancarlo Lanza






domenica 8 gennaio 2012

La gerarchia dei dispositivi in Live


Oggi voglio parlarvi di un aspetto "organizzativo" di Live, cioè come il programma accetta e gestisce il posizionamento dei dispositivi (effetti e strumenti) nelle tracce. Non possiamo, infatti, disporre i nostri dispositivi a caso, ma dobbiamo rispettare delle semplici regole che però sono inderogabili.




Tracce AUDIO


Nelle tracce audio il suono è emesso direttamente dalle clip audio o da un segnale audio in ingresso. Di conseguenza ciò che possiamo fare è modificare tale suono con degli effetti audio. Il flusso del suono, quindi, parte dalla clip o dal nostro ingresso audio, entra nel primo effetto, poi nel secondo, il terzo, ecc... Alla fine della catena di effetti il suono proseguirà il suo cammino verso l'output.
I dispositivi incompatibili con questo genere di tracce sono gli effetti midi e gli strumenti.


Disposizione risultante:
Clip audio (o suono in ingresso) -> effetto_audio(1) -> effetto_audio(2) -> ... -> effetto_audio(n) -> output







Tracce MIDI


Nelle tracce midi il suono viene generato dagli strumenti. Di conseguenza, prima di modificare il suono con gli effetti audio, dobbiamo necessariamente inserire uno strumento che generi questo suono (ogni traccia midi accetta un solo strumento). Sappiamo inoltre che gli strumenti sono alimentati da clip midi o da una tastiera midi suonata in tempo reale: questi segnali midi (note) possono a loro volta essere modificati e trattati, ad esempio con un arpeggiatore, prima di arrivare allo strumento. Non avrebbe senso, infatti, inserire un effetto midi dopo che lo strumento ha suonato, poiché non avrebbe nessun risultato. Come analogamente non avrebbe senso inserire un effetto audio prima dello strumento, poiché non verrebbe trattato nessun suono.
Nessun dispositivo di Live è incompatibile con una traccia midi, a patto però che vengano inseriti nell'ordine preciso indicato di seguito.


Disposizione risultante:
Clip midi (o esecuzione da tastiera midi) -> effetto_midi(1) -> effetto_midi(2) -> ... -> effetto_midi(n) -> strumento -> effetto_audio(1) -> effetto_audio(2) -> ... -> effetto_audio(n) -> output







Da notare che Live, molto intelligentemente, ci aiuta limitando l'inserimento di dispositivi non compatibili con il tipo di traccia trattata, oppure compatibili ma inseriti in posizione sbagliata. Tale aiuto arriva sotto forma di avviso visibile nella parte bassa a sinistra del monitor.
Nell'esempio vediamo il messaggio in caso di effetto midi inserito in una traccia audio.




lunedì 2 gennaio 2012

Effetti Pre o Post fader?


Oggi voglio parlarvi della possibilità di gestire le mandate ed i ritorni effetti di Live nelle due modalità PRE e POST fader.


Nella modalità PRE fader il volume della traccia è indipendente dal valore della mandata all'effetto. Di conseguenza, anche con il volume della traccia completamente abbassato, alzando la mandata il segnale verrà comunque inviato all'effetto. E' come se il nostro canale avesse due uscite indipendenti: una il canale stesso e l'altra l'effetto.


Nella modalità POST fader, invece, la quantità di segnale inviata all'effetto tramite mandata è proporzionale al volume della traccia. Di conseguenza, anche con la mandata aperta, abbassando il volume del canale progressivamente abbasseremo anche la quantità di segnale inviato all'effetto. Con il volume della traccia totalmente abbassato non avremo nessun segnale inviato alla mandata.


Per impostare tale funzione è sufficiente cliccare nel corrispondente pulsante posizionato sopra al master volume.


PRE fader


POST fader




Nel video che segue vedremo una dimostrazione pratica dell'utilizzo delle due modalità.




Vuoi imparare altri trucchi e segreti di Ableton Live? Questo è il posto per te!