Oggi ho l'onore di fare due chiacchiere con Giancarlo Lanza, Specialist italiano di Ableton. Una vera colonna portante per tutta la community italiana di Ableton!!
Sono sicuro che le sue parole saranno utilissime a tutti gli utenti ed appassionati. Buona lettura!
> 1) Da quanto tempo usi Ableton Live? Come lo hai conosciuto?
> Uso Ableton dalla versione 1.5, mi ha subito colpito per la possibilità di controllare il software e per la timeline che riusciva a gestire dei loop un po' come una groovebox. Le potenzialità mi sono state subito chiare e il tempo mi ha dato ragione, il team di Ableton negli anni ha sviluppato nuove funzioni e soprattutto un nuovo modo di lavorare che trovo molto più creativo e stimolante rispetto ad altre piattaforme.
Ancora oggi come allora sono molto attento alle novità sia software che hardware, il mondo della computer music si evolve sempre ed e' bene aggiornarsi, del resto per chi fa questo lavoro per passione e con passione il desiderio di conoscere è parte della gioia.
> 2) Quali sono le funzioni dello specialist Ableton?
> Principalmente supporto Backline, il distributore italiano, per eventi, seminari e workshop per festivals e fiere: Robot (Bologna), NUfest (Veneto Jazz festival), MUV (Firenze), per citarne alcuni.
Mi occupo di testare e preparare i futuri docenti certificati Ableton sempre in collaborazione con il distributore, questa è sicuramente la parte più impegnativa e di maggiore responsabilità nel mio lavoro.
Anche i miei corsi in S.A.E. a Milano fanno parte del contributo che do come Specialist alla divulgazione del software.
> 3) Se dovessi scegliere 3 caratteristiche fondamentali di Live, che lo rendono unico nel panorama dei software musicali, quali indicheresti?
> La caratteristica che per tutti è stata una rivoluzione è sicuramente il Warp, ovvero la funzione che ci fa avere i loop sempre a tempo con il progetto, anche se facendone un uso non superficiale ci si rende conto che c'è molto altro.
Al primo posto metterei i Racks, in tutte le loro forme, credo che oggi non riuscirei a farne a meno. I DrumRacks permettono una gestione delle drum spettacolare, è possibile collezionare i propri kit molto velocemente, assegnare effetti ai singoli suoni, caricare strumenti vst oltre ai classici formati audio. Creare delle drum machine personalizzate aiuta molto a non perdere tempo in ricerche avendo sempre i kit giusti con controlli ed effetti assegnati alle Macro. Con Instrument Racks, che uso molto nel live, è possibile inserire più strumenti o catene complesse di strumenti richiamabili direttamente dalle clip automatizzando il chain selector dagli inviluppi e per creare suoni complessi miscelando due o più fonti, ma anche tante altre possibilità.
Secondo posto il routing, completo e flessibilissimo. Permette di far girare il segnale dai vari canali audio/midi in maniera creativa. La possibilità' di mandare tramite "dummy" clips (clip di silenzio con inviluppi programmati) informazioni per comandare parametri di effetti o synth semplicemente lanciando delle clip è una delle tecniche che prediligo e grazie al routing si possono comandare più canali o far passare il suono in colonne di clip che comandano effetti...
Anche per la registrazione sia interna che esterna è molto intuitivo e pratico.
Mi dispiace dare il terzo posto a questa funzione che è forse quella che mi ha fatto più piacere vedere realizzata, dopo anni di faticosi tagli con la "Forbicetta" o caricando i sample in ReCycle, Ableton ha introdotto la funzione Slice to midi che vince per velocità e da la possibilità di personalizzare l'algoritmo che spezzetta i nostri campioni audio.
Cerco di crearmi dei miei preset di slicing, descriverne la procedura sarebbe lungo e noioso, vi consiglio di approfondire le funzioni della cartella dei "defaults" di Live sul manuale, se vi incuriosisce la cosa, scoprirete delle funzioni non note a tutti ma molto utili. Una volta creato uno "slice" è possibile editare i suoni, sostituirli con altri campioni o vst, aggiungere effetti e tanto altro con la possibilità di salvare il lavoro facilmente. I gruppi di choke permettono di avere un setup come nelle gloriose mpc Akai in modo da far si che il lancio di un evento blocchi l'evento precedente funzione particolarmente gradita per riarrangiare campionamenti al volo suonandoli da un controller.
> 4) Come l'utilizzo di Live ha cambiato il tuo modo di lavorare? Oltre che dal vivo, utilizzi Live anche in studio?
> Sicuramente avere diverse possibilità per attuare le proprie idee fa gola a chi ne ha, Ableton è ricco di funzioni che permettono di fissare in maniera veloce e creativa il proprio lavoro sia in studio che sul palco. Rispetto ad un software classico la possibilità di collezionare loop e cambi nella session view potendo registrare l'idea della traccia nella pagina di arrange performandola ha cambiato il mio modo di comporre. Oggi più che Live sta cambiando il mio modo di lavorare il controllo che si ha con plug touch per i-pad come Lemur, Touchable, Griid, Kapture, strumenti veramente creativi che mi tengono lontano dal mouse che non amo molto.
> 5) Regaleresti agli amici di questo blog un trucco di Live?
> Più che un trucco una funzione interessante… Il browser oltre ad essere un ambiante da cui prendere files può aiutarci a salvare i file velocemente con un semplice gesto anche se complessi. Sia per i file audio che midi, tutto l'editing che farete o i device che aggiungete effetti o altro verranno salvati semplicemente trascinando una o più clips o anche un canale, direttamente nel browser di Live in una cartella a nostro piacimento, utilissimo per creare librerie salvare suoni non adatti al progetto corrente ma "buoni" o estrapolare suoni da tracce vecchie.
Giancarlo Lanza
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